Biografia

Piemontese di nascita, milanese d'adozione, una laurea scientifica e un lavoro come product manager per un laboratorio farmaceutico spagnolo.
Posso sicuramente definirmi una donna con due anime: una molto concreta e razionale, abituata a maneggiare i numeri, la chimica e la medicina; l'altra dedita alla fantasia dell'arte, intesa come scoperta e continua ricerca di una via per tradurre sensazioni e stati d'animo in immagini che sappiano suscitare emozioni. La fotografia mi appassiona da sempre: fin da piccola ero affascinata da quelle scatolette che potevano intrappolare l'attimo, bloccare il tempo e raccontare vite, luoghi o personaggi. La fotografia per me..."Scrivere le tue suggestioni profonde utilizzando la luce".

Ma proprio viaggiando per motivi professionali, la fotografia è diventata una compagna indispensabile e l'autoscatto, una fonte d’indagine conoscitiva insostituibile.

L'autoscatto come strumento d’indagine della propria identità: un diario del rapporto fra l'io e il mondo esterno.
"L'autoscatto mette a nudo, blocca l'attimo e lo cristallizza. E' un sincero diario del tuo subconscio, che concede momenti di vera intimita' con te stessa.

Cosi e' nato 'Red Shot', un reportage privato verso l'essenza del sé attraverso autoscatti che raccolgono intime confessioni come l'inquietudine, la ricerca della femminilita', il dualismo che c'e' in ognuno di noi, l''eterna lotta tra Odile e Odette. Una donna è spesso un cigno bianco di fronte alle responsabilità, ai figli, alla famiglia, al lavoro; ma può diventare un cigno nero di fronte alla passione, quando decide di lasciarsi andare ai desideri più nascosti e profondi".

Il lavoro fotografico 'Red Shot' è stato esposto in diverse città italiane ed è stato oggetto di un'intervista radiofonica per la trasmissione Artù.

...... Ma il viaggio continua e in questo periodo sto lavorando al progetto "DoubleMe" che nasce dall'esigenza di fotografare il subconscio liberandolo dalle catene che la mente usa per intrappolarlo.