Biografia

“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si evolve”: ecco lo statement che dal 1978, anno della sua nascita, accompagna Catia Borruso, diventata Caterina nella vita e infine CAt in arte. Un nome che cambia nel tempo alla ricerca della sua essenzialità, così come accade in tutte le opere della serie dei Re-Thing: installazioni, sculture, street art, ripensamenti in chiave contemporanea di cose di diversa natura senza che vengano mai snaturate. Una ricerca espressiva che va oltre il riciclo tradizionale in cui un oggetto si trasforma prendendo altre forme e dimensioni, che rispetta la natura dell’oggetto come fosse una persona, la quale, per esprimere il meglio di se stessa, deve ricercare in se stessa il talento che le è stato offerto alla nascita. Evoluzioni, sublimazioni di cose dimenticate, spesso scartate, che non solo ritrovano un posto d’onore nel mondo ma in casi eccezionali, come accade per taluni ‘uomini illuminati’, riescono persino a trascendere la loro natura materiale. Opere d’arte in cui passato, presente e futuro convivono ad uno stato di coscienza superiore, annullando la dimensione spazio-temporale legata alla materia per diventare un tutt’uno con la creazione.