Biografia
Francesca Montinaro (Roma, 1965) artista multimediale e scenografa, vive e lavora a Roma, Italia.
Realizza installazioni scenografiche e produce progetti che coinvolgano grandi numeri di persone, realizzando i suoi “campionari”. Uitlizza diversi media: video, disegno, scultura, assemblaggio, installazione video, interattività, nella sua costante ricerca di scossoni e riflessioni. Considera l’arte come una rete senza confini prestabiliti.
Le sue caratteristiche la portano a collaborare con la tele-visione. È nota al pubblico per aver innovato il concetto di scenografia nella televisione italiana con il suo stile fortemente espressivo, progettando le scene delle trasmissioni italiane più importanti.
Nell’ambito dell’arte contemporanea, lavora sui temi della manipolazione e della vanità, ideando delle installazioni, anche interattive, che creino una connessione con l’osservatore.
Dal 2010 è stata docente scenografia all’Accademia di Belle Arti di Carrara e di video-installazione all’Accademia di Belle Arti di Roma, e allo IED Istituto Europeo di Design di Roma.
Formazione: Si laurea all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1990 specializzandosi in scenografia. Dopo un iniziale incontro con il cinema nella bottega del maestro Mario Garbuglia, dal 1992 entra a far parte del gruppo creativo di Gregorio Paolini, intellettuale e autore di un nuovo modo di fare televisione. E’ in questo gruppo che, ventenne, inizia il suo percorso televisivo, che la porterà a collaborare con tutti i maggiori network tv italiani curando l’immagine delle trasmissioni più innovative, dai talk-show all’informazione.
Poetica: Nelle sue opere il contatto con la realtà è fondamentale. La realtà che preferisce indagare ha una forma umana, il suo soggetto di maggiore interesse sono le masse di individui, per lo più femminili. Indaga la femminilità, e rappresenta come qualcosa di leggendario rispetto alle ordinarie capacità umane.
Attratta da sempre dalla rappresentazione di masse e di corpi senza nome in lotta, dai mosaici della battaglia di Isso ai dipinti di Giulio Romano, fino a Delacroix, ha sempre aspirato a realizzare progetti con grandi numeri di persone. In questo senso, l’incontro con il linguaggio televisivo dai tg ai reality, le è rivelatorio di altre masse ugualmente ostentate.
Nel suo lavoro l’obiettivo è un nuovo concetto di prodotto di massa, che di massa sia fatto.