Biografia
Perché ho scelto il mezzo di creazione e rappresentazione digitale ? Fino agli inizi del 2000 ho usato i mezzi tradizionali: acrilici e olio , servendomi di cavalletto, tela, tavolozza e colori , ma quando il software del computer ha raggiunto il grado di perfezione che prima non aveva, ho iniziato ad usare il mezzo digitale. Ne sono rimasto subito affascinato e ho continuato ad usarlo .
•Non occorrono cavalletto, colori, tele ,o studi immensi . Con il digitale occorre solo una stanza, con una stazione grafica.
•La fatica fisica si è ridotta al minimo. Pensate di dover dipingere un quadro di quattro-cinque metri quadrati su scomode impalcature. Con il computer si può realizzare un quadro di qualsiasi dimensione, anche molto grande, dipingendo con pennello virtuale sul monitor, per poi stamparlo su tela.
•I programmi software più diffusi offrono migliaia di pennelli virtuali di ogni tipo (matite, pennelli, spatole, aerografi, spugne, ecc.) in due e tre dimensioni. I colori sono milioni. Si possono ottenere tutti i tipi di effetti desiderati (texture, renderizzazioni, tipi di tele, ecc.). Fate il confronto con il dover mescolare manualmente ogni colore.
•Prima della stesura definitiva dell’opera, il pittore digitale può realizzare decine di bozzetti, salvandoli tutti nella memoria del computer, per poi effettuare i ritocchi finali su quello prescelto. Per contro pensate, ad esempio, ai pittori che devono fare decine di bozzetti , per poi utilizzarne uno solo.
•Recentemente, di fronte alla diffusione esponenziale dei pittori digitali, quelli tradizionali hanno incrementato la tecnica di rendere tridimensionale la tela, quasi fosse un "bassorilievo"; le rappresentazioni sono le più varie, (estroflessioni aggiunta sulla tela di oggetti diversi, quali ferro, stoffa, e materiali vari ). Effettivamente la pittura al computer non consente questo; tuttavia nulla vieta al pittore digitale di operare manualmente queste aggiunte, dopo aver realizzato al computer e stampato su tela il proprio lavoro.
Purtroppo la pittura digitale, trova ancora molti detrattori: la accusa più frequente e che i quadri “a farli è il computer”. Niente di più falso. Il computer rende il lavoro più veloce, riduce moltissimo la fatica fisica, ti aiuta a stendere il colore omogeneo in pochi secondi su vaste superfici, ti aiuta molto nei ripensamenti, ma non può assolutamente aiutarti nella creatività dell’opera, che risiede esclusivamente nella mente e nello spirito