Biografia

Nato a Verona, dove si diploma all’Istituto d’Arte, attualmente vive e lavora a Milano.
Durante dieci anni di art direction nelle sedi italiane di agenzie internazionali, fra cui Ted Bates, Spade and Archer, Compton Dupuy, Saatchi & Saatchi, realizza numerose campagne pubblicitarie, alcune delle quali vengono selezionate e pubblicate negli Annuals dell’Art Directors Club.
Attratto fortemente dalla fotografia, apre il suo studio a Milano. È scelto da importanti agenzie creative, che gli affidano la realizzazione delle immagini fotografiche per le campagne pubblicitarie di società quali Alessi, Barilla, Bulgari, Damiani, Campari, Conte of Florence, Fratelli Branca, J&B, Lacoste, Montblanc, Panerai, Rolex.
La sua specializzazione è la tecnica dello Still life, nella quale applica con passione il suo repertorio artistico, con la volontà di conseguire sempre un risultato di perfezione estetica. Una ricerca che nel corso degli anni Raffaello Benedetti Brà decide di trasporre dall’ambito professionale a quello della fotografia artistica.

Nelle immagini fotografiche che realizzo, la realtà è trasformata attraverso un lavoro rigoroso sugli oggetti, in cui la scelta, l'accostamento, la descrizione, la disposizione, la luce, non rispondono mai ad una logica del reale, ma nascono da una visione personale interiore.
Nelle mie opere ogni oggetto vuole essere protagonista, indipendentemente dalla posizione più vicina o più lontana rispetto al punto di osservazione.
Ogni oggetto sostiene una relazione di accostamento, vicinanza o lontananza sugli altri oggetti. Essi sono tolti dal contesto abituale e dalla funzione per la quale sono stati creati. Sono portati in scena in uno spazio ambiente indefinito, dove assumono un valore simbolico nuovo, che si presta a possibili diverse interpretazioni.
Nelle mie intenzioni, queste opere evocano il silenzio, la calma, l'attesa, il vuoto, l'inquietudine, il mistero, la bellezza... Lo stato di grazia di un momento poetico.
Per tali caratteristiche, queste immagini fotografiche si avvicinano più alla pittura (Metafisica, Surrealismo, Realismo magico, Nuova oggettività) che alla fotografia, pur essendo realizzate interamente con mezzi fotografici e senza importanti manipolazioni di post produzione. Il risultato è ottenuto in ripresa, con passaggi lenti e infinite variazioni.
Per arrivare alla sintesi compositiva, in fase di allestimento, eseguo sostituzioni e sottrazioni degli oggetti rappresentati, fino a quando ogni oggetto si rende indispensabile.
L'obiettivo è il raggiungimento di un'atmosfera attraversata dall'essenzialità disadorna delle cose, ove nulla può essere tolto o aggiunto, senza che l’immagine ne subisca uno squilibrio compositivo.