Biografia

Paola Bolletti è grafico-pubblicitaria e giornalista. Si forma alla fine degli anni ’80 alla Tornabuoni di Firenze come Tecnico della Grafica e della Comunicazione.
Appartiene quindi alla “prima generazione” dei grafici, quando il mestiere era del tutto artigianale, fatto di ecoline, trasferibili e retini colorati. Lavorando al tecnigrafo o su lavagna luminosa, con gli ormai introvabili pennini a china, Paola realizza esecutivi di molti brand. In quegli anni non c'erano X-Press, né tanto meno InDesign per impaginare riviste o libri, e per scontornare le fotografie usava le forbici anziché Photoshop. I suoi manifesti erano dei veri e propri esecutivi, il layout veniva creato a mano libera e le illustrazioni eseguite a tempera o ad aerografo, tecnica in cui eccelleva.
Paola Bolletti ha dunque vissuto la professione del grafico nella sua iniziale autenticità, adeguandosi al successivo avvento del computer. Fino al 2003 dirige uno studio creativo, lo Studio ARKIGRAFIK, con il quale firma campagne pubblicitarie, progetta immagini per iniziative sportive, socio-culturali e per convegni medici; elabora soluzioni creative di manifesti e coordinati commerciali per Enti, Comuni della Provincia di Firenze, Case discografiche e privati; cura l’impaginazione di riviste e volumi editoriali; coordina servizi fotografici e still life. Paola Bolletti ha infatti coltivato parallelamente la passione per la fotografia e nel 2010 ha ampliato la propria esperienza nel campo della comunicazione ottenendo la tessera di "Giornalista Pubblicista e Fotoreporter". Ciò le ha permesso di sostenere la collaborazione come redattrice di testi con il settimanale "Toscana Oggi", i mensili “InFirenze” e "La Toscana", il periodico d’arte “Pegaso", il quotidiano degli Enti della città Metropolitana di Firenze “M.E.T.” senza comunque trascurare la grande esperienza per la grafica. Nell'ultimo periodo, oltre a collaborare col mensile fiorentino "Il Reporter" si è infatti anche dedicata alla cura dell’immagine di molti artisti, di gallerie, di mostre ed eventi legati all’arte contemporanea.
Recentemente è tornata a percorrere una forma di espressione che unisce la sua esperienza nella grafica del primo periodo a quella della comunicazione. I suoi lavori, realizzati ad olio, gesso su tela, legno, spugna e fil di ferro, si accostano, per la loro essenzialità, all'arte concettuale: opere fatte di parole scritte in lingua francese abbinate a oggetti-simbolo con cui, questa versatile artista, intende porre la base del suo messaggio visivo.