Biografia

Gaia Giani vivo e lavoro a Milano come fotografa e video artista.
Il mio muovermi, da sempre, tra fotografia e video, rinvia a un rapporto di prossimità tra foto e fotogramma.
Mi interessa l’istante nella sua unicità, in cui i corpi emergono e si influenzano a vicenda, momento unico, ma in cui il fascino dell’uomo, nella sua corporeità e affettività, può essere sorpreso nell’istante, o dilatarsi in racconto, trovando nel video una ripetizione, che si fa gioco riflessivo, fino a comprendere la provocazione della performance. Affronto temi da cui emerga un flusso empatico. Mentre fotografo, giunge un momento in cui la fotografia esige di trasformarsi e diventare immagine in movimento pur senza organizzarsi in una storia compiuta. La forma diaristica, l’autoritratto mi hanno sempre interessato ed è da questi materiali che parto ogni volta. Sia come note, story board o appunti.
Il mio lavoro trae origine dal vissuto personale, che cerco di tradurre in una finzione in cui appaia ciò che inevitabilmente manca, come ancora non nato, alla realtà in cui ci muoviamo orientati dai luoghi a cui la vita ci assegna. E’ probabile che mio sguardo abbia un’implicazione femminile, anche se non ho soggetti privilegiati, uomini, donne. In questo momento, sono avvinta dal gioco infantile nella vita che si afferma e dalla faticosa conservazione nella vita diminuita dei vecchi.