Biografia
Uranio Palladino nasce da una famiglia non del tutto benestante nel 1993 in quella che oggi è chiamata l'area delle Termopili ma si stabilisce subito in Sicilia in cerca di fortuna. A Palermo intraprende gli studi elementari dove scopre il disegno e vi si appassiona tanto da ottenere voti eccelsi dalle maestre dell'epoca; supera l'esame di quinta elementare senza particolari difficoltà ed è invogliato a continuare la carriera scolastica. Alle scuole medie la sua condotta è ineccepibile, da molti insegnanti è chiamato "il retto", altri invece ironizzando sulle sue doti artistiche "il Tintoretto". É proprio il giovane Tintoretto a far luce sul fatto che il professore di educazione all'immagine di quell'anno è solito non recarsi a lezione; il supplente lo boccierà per assoluta mancanza di talento e Uranio lascerà la scuola media incompiuta. In quegli anni lavorerà come acconciatore, come dilettante e poi come lucidatore. Anche se cresce in strada si dimostra diverso dagli altri ragazzi che frequenta: infatti egli non tira la coda ai gatti e non citofona a sconosciuti per poi scappar via. E' proprio durante l'ennesima volta che rimane ad ascoltare la sfuriata di un condomino particolarmente ostile che Uranio realizza che è ora di riprendere gli studi; ritornando sui banchi con determinazione supera in breve la seconda e la terza media, e di slancio anche il primo superiore ma, per questioni logistiche, del liceo accanto, che si rivelerà un liceo d'indirizzo classico. Iscrittosi finalmente l'anno seguente al liceo artistico si ritroverà spaesato, inibito ma soprattutto indietro rispetto al resto della classe nelle discipline artistiche. Sostenendo di non volersi imporre è comunque considerato un genio indiscusso da compagni, professori e preside; soltanto un alunno non lo adula: il giovane John Artist che, non concependo la pittura né l'arte in generale, cercherà per tutta la durata della loro amicizia di dissuaderlo dai propositi artistici e lo inciterà a rinunciare alle proprie ambizioni. In quegli anni Uranio Palladino dipinge solo ed esclusivamente per se stesso, non mostra a nessuno gli studi che abbozza sul corpo umano, non legge i temi in classe, indossa guanti in lattice per evitare contatti umani sul bus e nelle ore di figura volta il cavalletto sempre verso la finestra, così facendo otterrà la reputazione di ragazzo ribelle e di discreto paesaggista. Il tempo scorre velocemente per il giovane e impertinente Palladino e gli esami di maturità giungono col finir della primavera; il giorno in cui si reca a sostenerli il caso vuole coincida con l'arrivo del circo in città e John Artist, che ha già superato il liceo semplicemente aggirandolo gli regala tre biglietti per lo spettacolo del giorno. Uranio non si lascia influenzare dalle tendenze frivole e leggermente antisemite dell'amico e accetta solo uno dei tre biglietti. Al circo scopre d'essere attratto dai clown, ne dipingerà mezza dozzina quel giorno ma non riuscirà a venderne più di sei; sconfitto rinpiangerà di non essere riuscito a conseguire il diploma e tornerà ai mestieri più disparati come il dogsitter o l'hotdog gigante che non gli lasceranno il tempo di dipingere mai più... Mai più fino all'estate seguente, quando apprende che un gruppo di appassionati d'arte, per amore dell'arte, ha indetto il "Premio Astarocchietti", concorso rivolto ad artisti di tutte le età, peso o etnia, che operano nel territorio di Ognidove in provincia del pianeta Terra, che possono partecipare con opere in piena libertà stilistica ma riconducibili al linguaggio della pittura oppure no e dove la quota di partecipazione è di 900euro per un'opera, 1800 per due e 3250 se si partecipa con due ma ne perdi una durante il trasporto a tue spese. Uranio trova stimolante questa nuova avventura ma la sua mano non è più la stessa dopo un anno a tenere per guinzaglio cani di ogni stazza, motivo per cui decide di dipingere con il piede sinistro. In verità Uranio calpesta e anche male uno scontrino di un supermarket per strada, ma il tempo stringe ed è costretto a spedire quest'ultimo con il quale comunque, gli comunicano, ha passato l'accurata selezione e può procedere col bonifico. Il premio tuttavia non ha la risonanza magnetica prevista e Uranio deve sbarcare il lunario adattandosi: lavora come pompiere, poi come impresario e di nuovo come pompiere. In quei mesi seppur in difficoltà economiche sposa Nicole, splendida ragazza inglese, che rimarrà sua compagna fino al 2012, quando riesce ad evadere da una finestra mentre Uranio è fuori per comprare delle sigarette. Decide allora di investire i suoi risparmi per un viaggio introspettivo e si reca negli States dove dipingerà i suoi celebri fenicotteri, per tutti quello sarà il suo periodo rosa. Tornando in patria ammetterà di aver avuto problemi con lo spam a causa di millanta campioni omaggi richiesti on line. Un mese dopo espone anche a Grossomodo, in provincia di Allincirca.
Il successo comunque non gli garantisce un reddito alto e, per mantenere i suoi costosi hobby, come gli scacchi usa e getta (gioco in cui eccelle) o i cartoni animati, si rende reo assieme ad un complice di una rapina ai danni di un fioraio; fermato a un posto di blocco senza opporre resistenza verrà dapprima insultato e poi confinato agli arresti domiciliari mentre l'amico verrà giustiziato senza troppi preamboli. Benchè l'appartamento del Palladino si trovi al terzo piano di un attico, riuscirà ad eludere spesso la sorveglianza degli agenti di custodia cautelare, ritenendo un suo personale diritto procurarsi un qualunque altro soggetto da dipingere all'infuori dei fiori. I suoi stravaganti metodi escogitati per usufruire di quel poco di libertà gli varranno il soprannome di "Uranio il funambolo", "L'impavido" storpiato in "Uranio impoverito" e quindi "Uranio Pallamano", per ritornare poi per tutti "Uranio Palladino" soprannome che gli calzerà a pennello.
Scontata la settimana di pena riprende con difficoltà le proprie passioni tra le quali la scultura, disciplina dove non eccelle ma che in qualche modo predilige. In Marzo scolpisce il genio del mercato della Vucciria e il busto di Luigi Pirandello, istallato presso il Giardino inglese, ma qualcuno pare sostenere che entrambe le opere fossero già scolpite in precedenza e l'artista non ottiene nessuna lode in merito. L'Uranio di quei giorni è un ragazzo affabile, di poche maniere e buone parole, che progetta un ritiro in Francia per osservare da vicino le opere impressioniste, ma allontanandosi da ogni bene materiale, almeno fino al suo rientro: affida in blocco tutti i suoi quadri a Jack l'imbroglione, la sua preziosa fuori serie a Fred lo sfasciacarrozze e tutti i suoi risparmi a Nick l'arraffasoldi. E' un colpo durissimo per Uranio, ancor prima di partire vede scomparire tutto il suo operato pittorico e demolire la sua unica auto. Fortunatamente Nick ha conservato i suoi risparmi, rendendoglieli triplicati, seppure in poco tempo, grazie agli interessi, in più le letture Nietzsche e Pavese che intraprende in quel periodo difficile lo inducono ad una nuova vita all'insegna della morale cristiana.
Attualmente Uranio Palladino vive ed opera ancora nella città che tanto gli ha tolto e tanto gli ha donato e, quando qualcuno glielo domanda, risponde garbato: "Devo andarmene da questa fogna!", poi solitamente farfuglia qualcosa a proposito di quanto sia difficile al giorno d'oggi farsi gli affari propri, agita il pugno contro i bambini e ritorna assorto al suo lavoro. Voci di corridoio parlano di un'uranica prossima esposizione personale a Dubai, ristorante italo-arabo dietro casa sua.