Biografia
Massimo Ruffolo - Cosenza.
Per me dipingere è come un racconto, che nasce da dentro e si sparge dappertutto, coinvolge le grandi emozioni e le piccole sensazioni del quotidiano, è un modo per comunicare le mie idee con potenzialità decuplicate rispetto al logos.
E’ un perdersi nell’idea iniziale che nasce e cresce, a volte d’istinto a volte dopo lunga meditazione, trasformandosi gradualmente in segni, sfumature, oggetti, corpi, accostamenti di colore da manipolare, rifinire, disfare e rifare, in un continuo evolversi verso l’opera finita.
E’ continua sfida per riuscire a realizzare ciò che voglio esprimere. E dico sfida perché si tratta veramente di passi difficili da compiere: l’idea è sempre in fuga, si dilegua, ritorna, va inseguita, cercata, coccolata. E poi la trasformazione di sensazioni in forme e colori … quali difficoltà nella ricerca dell’irraggiungibile perfetto!
È, inoltre, una continua ricerca di comunicazione con il fruitore dell’opera, nella sempre viva speranza che ci si accosti ad essa con ‘l’animo che vive’ piuttosto che con ‘l’occhio che pensa’.