Biografia
Nelle mie opere convivono mondi eterogenei che si ispirano a icone del mio tempo. Il mio stile viene influenzato e nutrito direttamente dalla Street Art, dal Pop Surrealismo, dalla Pop Art, dai fumetti, dai codici grafici dei tattoo e del rock. Linguaggi visivi apparentemente disomogenei che finiscono per dialogare ed amalgamarsi creando opere cariche di simbologie e contrasti non solo cromatici e materici.
Spesso le basi sulle quali dipingo sono formate da collage di vecchi libri o riviste, che diventano parte integrante della tematica e accrescono la simbologia. Così, per esempio, le pagine ingiallite di una vecchia edizione della Divina Commedia stampata negli anni ’50 diventano il supporto per la mia rilettura attuale, critica, ironica e un po’ dissacrante che colma la distanza tra passato e presente, tra l’uomo di ieri e quello di oggi, lontani l’uno dall’altro soltanto nel tempo, ma uguali di fronte alle debolezze insite nell’animo umano.
I tratti sono la sintesi di un’idea emotiva, scarni, essenziali, grafici, sottolineati dalla tempestività esecutiva dei colori acrilici e della china.
Opere che evocano messaggi e accompagnano l’osservatore in un percorso visivo fatto di contraddizioni e contrapposizioni, di evocazioni ed assenze descrittive.
La ricerca e il tentativo di far convivere elementi, linguaggi e mezzi distanti e differenti è il concetto che sta alla base di tutto il mio lavoro.