Biografia

Il percorso artistico di Tania Triolo inizia fin dagli anni della scuola ma ha un’importante svolta negli anni di studio all’Accademia di Belle Arti dove si forma la sua personalità artistica nello stesso periodo in cui la sua vita è segnata dalla perdita di un familiare molto caro.
Inizia così per Tania un duplice percorso di ricerca.
Da un lato c’è la sperimentazione di nuove tecniche accanto alla già conosciuta pittura ad olio. Unisce così la pittura con la fotografia: sperimenta in camera oscura la stampa con matita emostatica al nitrato d’argento, la stampa alla gomma bicromata, la stampa con emulsione direttamente su tela,su legno o su metallo, fondendo il tutto con i colori a olio e creando opere d’arte figlie di diverse tecniche. Da questo punto di vista non è stata di certo casuale la tesi di laurea sul Pittorialismo e le tecniche fotografiche.
Da un altro punto di vista Tania ha seguito, e segue ancora, una propria ricerca stilistica prediligendo l’utilizzo di colori caldi ed elaborando uno stile simile per certi aspetti a quello proposto dalla sottocultura giovanile che in Italia viene comunemente detta dark o gothic, la stessa artista preferisce chiamare “gotico” il suo modo di dipingere e disegnare. Si tratta naturalmente solo di analogie e non di omologazione. Tania interpreta in modo personale quello che è un suo modo di vedere la realtà. Così tutte le tematiche da lei affrontate negli ultimi anni, dai temi scottanti della violenza sulle donne e i bambini fino alla rivisitazione delle fiabe di Andersen, passando per le figure di angeli e arrivando alla recente rivisitazione del genere burlesque, assumono un carattere ben definito e personale.
La parodia della realtà, presente per sua natura nel genere burlesque, è in Tania Triolo sostituita dalla provocazione data dalla sensualità e dalle pose delle donne disegnate. Il corpo femminile quindi sembra prevalere sull’aspetto parodistico. Si tratta di una denuncia dell’artista contro l’abuso del corpo femminile presente ai giorni nostri? La risposta non è evidente, né si può avere tale certezza, ma se così fosse la personale interpretazione del burlesque data da Tania Triolo riporterebbe questo genere al suo scopo originario e ormai perduto lasciando il suo carattere di passatempo leggero e tornando a essere una critica della società contemporanea.