Biografia

“Skin” è un progetto nato dal desiderio di riflettere sull’aspetto interiore della gente comune che si incontra nel quotidiano. Più precisamente è una specie di album dei ricordi, immagini di persone incontrate nei viaggi che, come attori di un set cinematografico, hanno destato in noi curiosità o interesse per svariati aspetti, spesso si tratta di artisti di strada o viaggiatori particolarmente eccentrici.
Se si osserva con attenzione questa gente si possono innescare una serie di interrogativi che non producono risposte certe ma solo una quantità di fantasiose supposizioni: chi sono, da dove vengono, dove vanno, quali sono i loro pensieri, le loro ambizioni, le gioie, i dispiaceri, le loro speranze o i loro timori.
Per rappresentare tutto ciò si è scelto di utilizzare come supporto della stoffa damascata che con i suoi rilievi imprime sulla figura una textur, una specie di tatuaggio che simboleggia l’intimità del soggetto, il quale a sua volta viene isolato dallo sfondo naturale per elevarlo a simbolo di intimità individuale. La tecnica del “levare” (lo sfondo) libera inoltre la fantasia dell’osservatore il quale è stimolato a collocare il soggetto in una dimensione spazio-temporale del tutto personale. Il nuovo fondale monocromo è successivamente ricoperto con della vetroresina che assume il ruolo di teca trasparente, di sfera di cristallo, capace di lasciare intuire e supporre i più profondi pensieri ma nel contempo isolare e proteggere il soggetto.