Biografia

IN/FORMA
Silvana Sferza vive e lavora a Napoli Italy

Laureata in scultura allʼAccademia di Belle Arti di Napoli
è stata allieva di Augusto Perez
Ora insegna al Liceo Artistico di Napoli

Mi guardo intorno, attraverso l’immagine e la trasformo, in ogni sua forma.
Ho incominciato verso i 6 anni (raccontato da mia madre) a guardarmi intorno dicendole “ho un’idea” oppure “cerco un’idea” e iniziavo a strappare i materiali dal loro uso convenzionale per trasformarli. Lei ne era terrorizzata.
Sono rimasta così non sono cresciuta, e ne sono felice.
La mia opera ri/guarda il comunicare con l’analisi della forma e del colore attraverso lo studio di miti e simboli (arcaici e quotidiani) che ci circondano e ci riportano alle origini, che sono molto più complessi di quello che sembrano. La mia ricerca ritorna sempre sull’immaginario femminile attraverso l’arcaico della donna e il concetto della sua fertilità (lavoro autobiografico)
Non mi sono mai sentita capita ed essere donna ha avuto il suo peso.
Il limite che passa attraverso la comunicazione è sempre stato un problema.
Ho viaggiato tanto e mi sono arricchita ed ogni volta non sarei tornata più.
Il gioco sul doppio/senso - della forma che informa - del tessuto che diventa quadro - la pittura diventa scultura - la fotografia mezzo per fermare e video ripresa per raccontare….
Il tutto per partire dal momento fuggente, stopparlo e riuscire a darlo all’osservatore, l’elaborazione digitale per arrivare alla videoart è uno dei modi per sperimentarmi nell’esprimermi, nella dimensione di tempo e spazio: il tutto è senza tempo e può comprendere uno spazio infinito,
il tutto è senza spazio e può comprendere un tempo infinito è una questione di essere o non essere.
Il video è raccontare mentre succede: provo ad inventare momenti di sola emozione, con fusione dell’immagine con il suono.
Travisando la forma originale attraverso il significato del mio intervento ne inverto il suo senso creando la pittura che viene indossata, il tessuto che diventa scultura, l’oggetto quotidiano che diventa design e l’immagine ferma (fotografia) o in movimento (videoripresa) coinvolgendo i due sensi vista e udito siamo nel doppiosenso totale.
il sentirmi creativa ha voluto dire non solo di creare cose esteticamente belle ma anche di comunicare all’osservatore le elaborazioni delle mie idee.