Biografia
Fatima Messana è un’artista italiana di origini russe, nata a Severodvinsk (Arkhangelsk Oblast – Russia). Si forma come scultrice e come pittrice nell’antica Accademia di Belle Arti di Firenze, in Toscana. Nel 2013 vince il prestigioso Premio Nazionale delle Arti – sezione Scultura, nel 2015 viene invitata a partecipare alla 56^ Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia. Le sue opere sono state esposte a livello nazionale ed internazionale, e sono inserite in collezioni permanenti come quella del MacS – Museo d’Arte Contemporanea Sicilia – di Catania. Attualmente vive e lavora a Firenze.
“FATIMA MESSANA : IL PRESAGIO DELL’ABISSO.”
di Maria Rita Montagnani
“Quando giunge
l’acida Ecate
non puoi sfuggire
alla sua ala oscena,
sferri colpi di morte
come carezze,
ti rifugi nel mondo
che ancora non c’è.
Tutto ciò che
di più lontano esiste,
è simile a te.”
Milo Rossi
La scultura di Fatima Messana mette in gioco il dispiegamento di due forze opposte e contrarie – il pensiero e il sentimento – che all’interno del loro meccanismo di contrapposizione dialettica e creativa, divengono complementari e necessari l’uno all’altro. Infatti il pensare costruisce congetture che spesso il sentimento demolisce, così come pure il sentire crea nuovi modi e mondi che la ragione poi indaga e rende intelligibili, approfondendo la dimensione della coscienza.
In questa giovane artista, sembrano gravare il peso e la consistenza di un retaggio arcaico, secolare, che unitamente alla sapiente conoscenza dei materiali e delle tecniche odierne, consente alla Messana di coniugare la sua opera al contemporaneo e all’attimo presente. Ma il presente oggi è e resta un territorio più che mai incerto ed impervio, una terra di nessuno, un terreno aleatorio percorso da venti e tempeste millenarie ma che dunque può rivelarsi fertile per nuove visioni e insolite prospettive esistenziali.
C’è in queste opere un che di non detto ma soltanto adombrato e sfiorato, un qualcosa di sibillino e quasi oracolare, una sensazione di pericolo o di minaccia imminente o futura, che con la sua ombra lunga, proietta davanti e dentro di noi una strana inquietudine, come un senso di attesa ansiosa o di vago presagio. Ed è quel presagio il luogo della nostra consapevole inconsistenza, il ricettacolo delle temibili incognite, dove si affollano ombre, dubbi, interrogativi e spazi cavi che si aprono spaventosi tra le granitiche certezze umane. E’ quello stato di sospensione in cui le cose sono prossime a vacillare dalla loro solida staticità, come se una mano o una mente invisibili le ponesse in bilico sul loro stesso enigma.
Se scolpire è per l’artista dare un volto familiare a ciò che abbiamo di più estraneo, per Fatima Messana è strappare il volto consueto delle cose che ci appaiono conosciute, per restituirlo a quello della loro originaria oscurità. E per consegnarlo infine, magistralmente, all’abisso del vuoto e dell’ignoto”.
di Maria Rita Montagnani
Critico d’arte/ curatore indipendente
“Messana con le sue opere offre spunti singolari di riflessione sulla nostra società – sospesi tra stupore e denuncia comportamentale – che destabilizzano profondamente e a volte violentemente l’osservatore coinvolgendolo sui temi del rispetto e del tragico malcostume del nostro tempo. Fatima Messana è […] sostenuta dalla sicura capacità di modellare immagini di poderoso impatto visivo realizzate in materiali diversi che spaziano dai sintetici ai tessili, dai lignei agli organici di provenienza umana.
I lavori di Fatima […] rivitalizzano una delle più nobili funzioni che ha avuto l’arte a far capo dall’ultimo quarto del XIX secolo, quella di essere anche denuncia e urlo lancinante contro una società che pare aver perso i basilari fondamenti del rispetto e dell’armonia”.
Alfonso Panzetta
Direttore del Museo “Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento” di Montevarchi (AR)