Biografia

Il pittore, qualsiasi sia la forma che ha scelto per esprimersi, ha un ossessione costante verso le immagini.
Viviamo un'esistenza percepita principalmente, tra tutti i sensi, attraverso la vista; essa restituisce alla nostra coscienza, attraverso l'elaborazione continua di immagini e punti di vista in perenne movimento, una constatazione plausibile della realtà. L'esigenza del pittore è quella di riuscire ad arrestare questo flusso continuo, ogni volta con un'unica figura capace da sola di tradurre efficacemente, non la realtà come si presenta a tutti, bensì la sua personale visione del reale.
La tecnica pittorica, la scelta dell'espressione e l'impiego della materia indispensabile per creare l'opera, diventano l'ostacolo e insieme il mezzo per ottenere il risultato che si insegue.
Nell'antichità il pittore di bottega aveva a disposizione per trovare l'ispirazione e creare le sue visioni, al di fuori della sua fantasia, il vasto campionario di immagini fornito dal mondo oggettivo, parallelamente a quest'ultimo, oggi, c'è un altro universo di immagini che nasce dalla televisione, dai libri, dalle riviste, dalle pellicole cinematografiche, una simultaneità di più realtà, un'orgia di apparenze che spesso ci attira stimolati da un desiderio e una curiosità più forte di quello che proviamo verso le immagini del vero.
Come pittore, nutro una curiosità insaziabile per tutto questo insieme e sento anche, come incombenza, la necessità di mettere ordine, di estrarre dal caos singole parti, come fossero la punteggiatura che da' senso al contenuto di uno scritto.
Così nascono i miei dipinti.
La sfida consiste nell'individuare, nell'opera finita, la mia visione del reale.
L'ambizione è di riuscire a lasciare, almeno in minima parte, una traccia nell'immaginazione dell'osservatore, di introdurre nello schedario della sua memoria una immagine capace di stimolare nuove visioni, come quando con il pensiero andiamo alla ricerca dei ricordi e ci accorgiamo che, dopo una verifica, si immagina sempre di più della "semplice" realtà delle cose.
Francesco Botter