Biografia

C'è un filo rosso che lega tutta la mia vita: l'amore per la cultura, declinato in molteplici interessi. La sconfinata passione per la letteratura e le arti visive mi hanno indotta a privilegiare la Fotografia quale mezzo espressivo d'elezione. La mia ricerca è incentrata sui temi introspettivi dell’identità, dello sradicamento, dell'"apprendimento" della maternità, su concetti quali il confine, il cambiamento, lo scorrere del tempo, l'inquietudine, la fragilità, la bellezza, la felicità.
Ho esposto progetti personali e ricevuto riconoscimenti in importanti manifestazioni anche internazionali, oltre che pubblicazioni su riviste d'arte.
"Fotografare è per me "portare alla luce" e ogni scatto è "un'illuminazione", un disvelamento delle mie idee ed emozioni, una possibilità di riflettere sul senso delle cose, sulla loro identità fuggevole e mutevole. Mi interessano le linee di confine, nello spazio e nel tempo. Identificano una situazione invariabilmente sospesa, in cui tutto è già accaduto e tutto può ancora accadere. Il mio sguardo ricerca frammenti del mondo consueto per coglierne l’essenza: frammenti di architetture scomposte, straniate, negate disegnano geografie empiriche capaci di tracciare impalpabili mappe interiori; ritratti di volti e di corpi rivelano un "oltre" dietro la pelle; tracce di vita, presente e passata, delineano atmosfere piene di solitudine e di silenzi. La mia visione affonda le sue radici in tutte le altre arti, compiendo un viaggio ininterrotto attraverso le trasformazioni silenziose del mondo, in uno spazio mentale di nostalgie e memorie di cose perdute, per valicare il confine e andare verso l'altro da sè, a cercare un altrove accessibile.
Devo molto ai miei numerosi maestri; sono particolarmente grata, tra gli altri, a Vanessa Winship e Jessica Backhaus".