Biografia

Dopo il conseguimento del Diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2009, ho inteso fissare la mia ricerca in un essenziale anacronismo, guidato da una retrograda nostalgia, trovando nelle poetiche simboliste e mitologiche, le visioni adatte a rappresentare un’inattuale seduzione.
Il mito rappresenta il terreno e l’arsenale delle prime forme religiose ed artistiche, memoria e visione di ciò che è “prima” del mondo: esso narra quel “brulichio degli antichi dei” che costituisce l’anima del mondo, l’enigma di tutta l’esistenza. Questa è l’arcana materia che
dipingo, proprio a testimonianza della dimensione mitica, tragica e misterica che, di epoca in epoca, fa da sfondo all’esperienza umana.
Attraverso un ciclo di quattro tele, ad esempio, -“Furto del fuoco”, “Castigo divino”, “Creazione di Pandora” e “Vaso di Pandora”- ho inteso dare vita ad un’unica opera, la cui figurazione si colloca nella dimensione del fondo extra-umano o pre-umano, che designa il “prima di ogni cosa”, l’origine del processo vitale che perdura alla sua base, identificandosi peraltro come un’ombra in ogni presente. Chi più di Pandora, l’equivalente pagana dell’Eva cristiana, meglio simboleggia, proprio in qualità di personaggio che libera i mali nel mondo, le debolezze dell’animo umano?…La mitologia, l’arte e il simbolo, ovvero i tre universi fondanti l’animo umano, una volta congiunti,danno origine ad una spirale ideale che rappresenta la nostra strutturaontologica più vera.