Biografia
Analizzando i disegni, le grafiche, i collages, le tempere, gli smalti, i lavori ad olio, le opere digitali e i video di Erminio Di Camillo, sono stato colpito, immediatamente, dalla molteplicità dei linguaggi e delle tecniche, dalla varietà e vivacità dei segni e dei colori.
Tutto appariva come il frutto di un’applicazione e di un temperamento improntati alla necessità ed agli impulsi del momento, quasi un incandescente ed inarrestabile flusso creativo.
A questo punto i lavori di Erminio Di Camillo hanno assunto un significato chiaro ed evidente, in linea con il suo quotidiano impegno di geniale ed esperto operatore mediatico che, dopo aver praticato tutte le tecniche classiche dell’arte grafica, ha sperimentato, in campo artistico, con grande apertura mentale e profondo senso del rinnovamento, le nuove metodiche ed i nuovi materiali. È stato uno dei primi in Italia ad usare la «computer art», realizzando lavori di grande complessità e di grande effetto, apprezzati da collezionisti e operatori del settore.
Tali applicazioni, però, non sono servite a limitare, né a inaridire il talento e le facoltà immaginative dell’artista pescarese, ma sono state recepite ed utilizzate per esaltare le doti umane e creative dell’uomo e dell’artefice.
L’artista pescarese scommette tutto sull’interdisciplinarità e sulla multimedialità, sull’abbandono di ogni sorta di formalizzazione tradizionale, in quanto il linguaggio non è il fine, ma il mezzo per una nozione rinnovata di arte, destinata, secondo Martin Heidegger, non tanto a mostrare, quanto ad istituire la verità dell’ente e, quindi, il senso autentico delle cose e della vita.
Nicola Costanzo