Biografia
Anna Soricaro/ Fondazione de Nittis
Michelle Hold si avvale di larghe losanghe frutto di una gestualità scattante e geniale dove i toni e i grandi supporti introducono l’osservatore in un iter accattivante ed avvincente, avvolgente ed intrigante poiché esplosione tonale ed energia grintosa emergono con un binomio imparagonabile per parlare di natura e scienza. Una pittura che diviene una indagine sul mondo, grandi composizioni di colore in cui il pubblico indaga alla ricerca di una comprensione, di un trovarsi. La pittura della Hold ha come un aspetto catartico, ci si ferma di fronte alla ricerca di un ricordo, di un odore, di un’esperienza da rintracciare in quei gesti verticali ed orizzontale proiettati con tanta grazia su tela. L’arte astratta è così contemporanea oramai che è facile rintracciarla ovunque, anche negli oggetti che il design mette a disposizione, ma la vera grande arte, quella che lascia emozioni, che fa vibrare l’animo, quella della Hold, non ha bisogno di altro che del silenzio poiché in quei toni, in quei gesti, in quelle sfumature tutto si dice e si cela lasciando segni indelebili nella storia dell’arte contemporanea.