Biografia

BIOGRAFIA
Valentina Colella (1984, Sulmona, Italia)
Dopo il corso di studi in Beni Storico Artistici nell’Accademia di Belle Arti di L’Aquila e la specializzazione in Progettazione Museale presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, Valentina Colella intraprende un percorso di approfondimento di scenari che rimandano ad un concetto di opposizione esaltati nei vari passaggi dal reale al digitale. La pittura, il disegno, le installazioni, i video, le fotografie e i frames attinti da internet sono i fantasmi di un discorso eroico, atemporale. In tal senso il progetto fotografico “Entrata/ uscita dalla gabbia”, del 2008, ha come soggetto la stanza, separata dalla linea appena visibile di una zanzariera, confine tra il dentro e il fuori; oppure la serie di fotografie “Valentina’s room”, (2009-2012), indaga la connessione tra l’immagine e la consapevolezza, documenta dinamiche mentali che si mescolano al flusso della vita, in uno spazio silenzioso, in cui gli oggetti pulsano, parlano.
Nel 2013 nella mostra WhiteOut, Hundred Years Gallery, Londra, comincia a sviluppare l’immagine di un volo estrapolato da Google Maps, indagine che si sviluppa in diverse tappe, nel 2014 con la mostra Attese Impossibili curata da Vittoria Biasi, Centro di Documentazione della Ricerca Artistica Contemporanea Luigi Di Sarro, Roma, nel 2014 partecipando alla BienaALfinDelMundo, Mar Del Plata, Argentina.
Nel 2015 il volo, tratto da una performance avvenuta su Facebook, e documentato con stampe, fa parte della mostra 2015 Gestures-Body Art Stories-Marina Abramović & The Others, a cura di Valerio Dehò, Kaohsiung Museum of Fine Arts, Taiwan.
Nel 2016 con “… e poi accadde il bianco!” a cura di Vittoria Biasi, si conclude un ciclo importante del progetto esposto presso l’ Istituto Italiano di Cultura Colonia, Germania; il Museo Laboratorio Ex Manifattura Tabacchi, Città Sant'Angelo (Pe); il Museo Regionale dell’Emigrante, Introdacqua (Aq).
Con il progetto Learning, Valentina viene selezionata per la residenza 2016 / 2017 ARP Art Residency Project, Cape Town, Sud Africa.