Biografia

Oliva e Tibollo creano stando davanti a una macchina fotografica, da quando hanno capito che la realtà riprodotta è inventata. I loro scatti sono fotogrammi di un film interiore che trasformano il corpo in relazione all’ambiente, facendo affiorare pulsioni primarie, ricordi di fiabe e di miti. Fotografi e performers, si pongono sotto il segno di una ricerca che focalizza l’espressività su se stessi, ricollegandosi alle radici romantiche dell’arte considerata come attività ludica libera e per questo alto esempio di espressione di spiritualità umana.

Le principali collettive a cui hanno partecipato sono le due edizioni romane di I Park Art, la mostra Ombre all’orizzonte, tenutasi presso l’Accademia dei Partenopei nella primavera del 2012, e le tre edizioni di FotoX1000, dal 2009 evento selezionato nel circuito ufficiale del Festival Internazionale di Roma FotoGrafia. Nel 2010 una loro foto è stata scelta per rappresentare la mostra nel catalogo del Festival, intitolato quell’anno Futurspectives. Nell’ottobre 2011 il duo ha preso parte al workshop performance TAXXI al MAXXI di Roma, ideato tra gli altri da Gianni Piacentini, Alì Assaf e Myriam Laplante. Alcune fotografie dei due giovani artisti sono esposte presso la Takeawaygallery di Roma.

Attualmente Oliva e Tibollo stanno preparando un ciclo di lavori denominato Plasmattori, in cui la scultura fornisce ai soggetti delle leggere protesi, minime aggiunte scenografiche che diventano una delle chiavi interpretative importanti per decifrare l’immagine. Il risultato è fedelmente reale e assolutamente inverosimile: colori acidi, paesaggi grandangolari, fotografia performativa.