Biografia
Si può definire " L'incanto della forma " l'opera di Roberta Susy Rambotti che nella sperimentazione dell'argilla, elegge lo strumento della sua libertà assoluta. Materia da lei vissuta come viva, fluida, che la scioglie totalmente dalle regole del figurativismo e la immerge nell'ignoto dell'astratto, dal quale riemerge come scultrice. La sua è una scultura fatta di spazi, dove volumi positivi si armonizzano e dialogano con i convessi, in un gioco di ombre e chiaroscuri tali da far
presagire che la luce sia insita nell'oggetto stesso. La sua ricerca sfrutta in senso dinamico la linea curva, ma soprattutto i "vuoti", sono loro i veri protagonisti. Attratta più dall' "invisibile" che dalla materia, crea un'arte fatta di magnetici opposti da osservare nel tutto tondo, dove restituisce un'immagine di grande unità e coerenza. Tende ad aprire i volumi in movimenti tortili, a rompere la massa della materia fino a farla comunicare in maniera del tutto accordata con l'esterno, al punto che lo spazio viene creato dall'oggetto stesso. Mossa dalla sua grande sensibilità tattile, trasforma la tensione creativa del complicato intreccio plastico, fino a ridurlo in pura forma. I suoi sono "componimenti scultorei", strumenti che sembrano essere suonati e plasmati dal tempo, dall'acqua, dagli elementi tutti e che paiono suonare sinfonie diverse al cambiare del punto di vista dell'osservatore. L'artista le chiama "canalizzazioni", "rendersi canale" e confessa che quando si trova nella pratica del creare è come schiava e padrona della sua stessa mano, della sua stessa arte; plasma la materia e se stessa finché la forma è sprigionata e lo spirito dell'opera manifesto. Forma essenziale, sensuale che coglie la figura come luogo di purezza, rotondità, dove confluiscono immagini archetipiche di danze rituali, antiche attrazioni sensoriali e fiamme infuocate. Fiamme che bruciano e per un momento sospendono, tutto ciò che si può dire e pensare dell'arte..... e ci lasciano qui a contemplare bellezza....
Stefania Piunti