Biografia
La mia ricerca si muove nello spazio delle emozioni, energia potente della natura umana. La fotografia, il video, le installazioni, i supporti multimediali o le tecniche grafiche pittoriche tradizionali, sono mezzi diversi per assumere molteplici punti d’osservazione e di indagine dell’esistenza, incessante ondeggiamento tra visibile
ed invisibile, esteriore ed interiore.
Negli ultimi lavori pittorici e grafici, particolarmente in Come prima delle madri la memoria personale, attraverso la capacità trasfigurativa e di decantazione, si sovrappone all’immagine fotografica annullandone il carattere descrittivo. La materia pittorica, come un fluido organico secreto da un corpo immerso nell’intensità sensibile della fisicità, del pensiero e della relazione con l’altro, diventa al pari delle emozioni, sostanza preziosa. Il fare è la risposta alla necessità di narrazione, come compimento di un percorso che appartiene all’unicità dell’esistenza e nella quale resiste la ricerca di significato.
Nel giugno 2002, attiva un sito Internet che funzionerà in tempo reale come finestra sull’evento live Pranzo di Pasqua, organizzato in un abitazione privata. Si tratta di un pranzo per dodici commensali, volontari e sconosciuti tra loro ed all’artista, che parteciperanno, rispondendo all’invito inoltrato attraverso una pubblica affissione di volantini. Gli ospiti diverranno parte integrante, attiva ma neutrale, di un evento performativo, che ha come motivo centrale la condivisione tra sconosciuti di un pranzo domenicale. L’intento è quello di evidenziare e mettere in discussione la distinzione e definizione dei ruoli, potente mezzo di controllo politico e origine di tutte le definizioni dicotomiche.
Nello stesso anno viene segnalata del mensile Arte Mondadori tra gli artisti emergenti delle Accademie italiane.
Nel 2004 realizza Guest- body, cd-rom multimediale ed interattivo, realizzato come tesi in Storia dell’arte relazionata dal Prof. Franco Speroni, sintetizzando in un supporto unico la propria concezione del linguaggio artistico contemporaneo. La discussione della tesi sarà l’evento performativo che vedrà la candidata trasformarsi in una sorta di forma crisalide in abito vedovile. Il travestimento le permetterà di assumere tangibilmente le sembianze ambigue di figura non inquadrabile: figura che, comunque, si vivifica attraverso il rapporto
con l’altro e funziona come parte attiva nella costruzione del meccanismo comunicativo. Con un gesto tipico di una femminilità tesa ad intessere rapporti, imbandisce il tavolo della commissione giudicatrice con del cibo. La fruizione della tesi coinvolge commissione, pubblico e candidata all’interno di una sensibilità fluida, a trecentosessanta gradi, che riconosce in sé i tratti delle nuove forme di comunicazione.
( F. Speroni ).



