Biografia

Critica per Pamela Amighini

L’artista cremonese Pamela Amighini, sviluppa la sua passione per le arti in maniera totale, abbracciando ecletticamente ogni genere; ma sicuramente ha trovato completezza e magnificenza nella fotografia, dove ha messo a nudo la sua esplosiva creatività.
Nei suoi scatti, il bianco/nero, il seppiato e i colori caldi, rendono l’atmosfera sempre intima e accogliente; l’artista con i suoi colori, invita lo spettatore al banchetto della perdizione e dell’eleganza sporca di peccato, rendendolo prigioniero di un vizio a cui non può partecipare.
I soggetti fotografati sono svariati, proprio perché Pamela si ama circondare di tutta la fastosità del mondo circostante, da soggetti teatrali e performativi, a paesaggi con riprese quasi Ghirriane.
In “Face of spring”, l’artista, fa danzare sul prato una figura femminile dalle forme ingenue, un corpo solitario fa compagnia ad una natura priva di pura vita, alberi e fiori, accolgono le mani dell’esperienza, dai tratti dolorosi.

La purezza e la dolcezza di una donna, si accostano ad un mondo “diamante”, vuoto e insensato, ipocrita e freddo.
Sollevati da terra come fantasmi, i soggetti viaggiano attraverso epoche e tempi passati, speranzosi e liberi da una frustrazione incondizionata; ritornano ad amare il proprio corpo, grazie alla bellezza che l’artista dona ad essi, con forme e atmosfere incendiate di sensibilità.

Critica a cura di Benedetta Spagnuolo©
13 aprile 2011