Biografia

Nata nella provincia bolognese, diplomata al liceo Artistico, dedica alla pittura uno spazio personale con impegno intermittente nel tempo. Passa da un figurativo-classico, intenzionalmente anacronistico, ad un genere di indagine cerebrale dove ogni elemento decodifica l'esistenza in una ricerca perenne. Da un'intima imperfezione affiorano malinconiche reminiscenze del 900. In un soave disordine onirico appare la scoperta infantile del calore di un passato non vissuto... (Vladimir Cicognani)

Aimèe mostra un' umiltà feconda e insieme una sofisticata spontaneità.... si abbandona ai suoi vissuti, alle sue fantasie il cui movente irrintracciabile lascia spazio al possibile, aperto alla significazione e alle emozioni di chi osserva le sue opere. Quasi non le definirei pitture ma canti, danze di colori e melodie calligrafe che intessono tra loro sentimenti sparsi, soavi per la dolcezza delle forme, intensi per la varietà dei componenti......
La prigionia dell'indifferenza, la sensualità quasi erotica, l'innocenza di una bambola, il vortice delle parole che si avvolgono graficamente in frasi concentriche sono la partitura su cui Aimèe scrive le proprie melodie, ora dolenti ora solari, tenui e poi ipercromatiche: tutte le sfumature della femminilità madre, donna, bambina e puro sentimento-prigioniero della mente e in cerca di liberazione.... (Vittorio Riguzzi)

...Aimèe percorre sentieri al contempo difficili e affascinanti. Difficili in quanto sovente l'enigma e il mistero distanziano il suo messaggio dalla comprensione di chi guarda, soprattutto per l'assenza (voluta da parte dell'artista) di un'attribuzione esplicita di significati alle proprie creazioni. Ma affascinanti perchè le sue opere auspicano di far emergere un universo di immagini sensibilmente differente, una sorta di privato "antidestino" che se a volte fa ostacolo alla visione, nella complessa dialettica fra esterno ed interno, è per meglio catturare le intermittenze molteplici dell'invisibile. (Alfredo De Paz)