Biografia
FLAVIO SCIOLE’ (1970). Attore, regista, performer. Antiartista apolide italo-croato agisce da anni nella ricerca antiteatrale (con Teatro Ateo), nella sperimentazione anticinematografica e nella performance estrema. Principalmente votato alla decostruzione artistica di qualunque arte classica, trova la propria ragione d’essere in atti di deframmentazione e distruzione. Iconoclasta per vocazione, non incline al compromesso fa dell’arte come istanza, dell’arte etica, la propria ragione di vita. Circa 300 i lavori video proiettati-premiati-segnalati in Festivals nazionali ed internazionali in Italia e nel mondo. Oltre 1000 le proiezioni in Italia ( Rai Uno, 52a Esposizione Internazionale D’Arte La Biennale di Venezia) e nel mondo( Francia, Portogallo, Marocco, Grecia, Finlandia, Romania, Usa, Lituania, Macedonia, Argentina, Inghilterra, Germania, Russia, ecc). Riceve premi, retrospettive (Casablanca, Roma, Torino, Berlino, Londra, New York), scritti. Moduli principali dell’azione cinematografica: anticinema, estetica, uso deviato di luce, regia, recitazione, montaggio in macchina. Con Teatro Ateo la zona d’azione è la reimpostazione-distruzione-sgretolazione del teatro classico agendo su due livelli: uno recitativo ed uno drammaturgico. Antiteatro è la parola chiave. Principali stilemi del progetto sono la ricerca monocromatica (luci, costumi), la destrutturazione vocale (viene codificato il modulo della ‘recitazione inceppata’), il lavoro sulle icone e sulla macchina attoriale inceppata. Partecipa a eventi nazionali e internazionali e a stagioni teatrali: Festival Ubusettete (Roma), Makiné (Roma).L’azione performativa sviluppa, come in quella teatrale, la vocalità e l’anticorpo ma, naturalmente, il tutto non è ‘totalmente’ predefinito ma un ampio margine è lasciato all’istinto, all’impellenza che guida ogni atto. Partecipa, tra l’altro, a Biennale Adriatica Arti Nuove, Futuroma, Ar(t)cevia, Corpo, Wunder Festival.