Biografia
Mi raccomando: lavoro sul tema della precarietà.
Il lavoro si concentra su quelle che sono le acutizzazioni che l'incertezza legata alla precarietà genera. Tra queste la raccomandazione rappresenta una pratica largamente diffusa. Una forma di malcostume che si manifesta nella richiesta esplicita di un posto di lavoro al politico o al potente di turno e che da molti viene indicato come il viatico per uscire dalla situazione di precarietà lavorativa. Alcuni giorni prima l'inaugurazione della mostra si dispongono alcuni manifesti a ridosso del cortile antistante all’abitazione riportante la notizia dell'inaugurazione del Conar. Vengono indicati inoltre orari di apertura al pubblico, sito web di riferimento www.conar.eu, l'invito alla cittadinanza (i potenziali raccomandati) e alle persone influenti (i potenziali raccomandatari) ad esser presenti all'inaugurazione. Viene data ampia diffusione attraverso il web e agli organi di stampa ed istituzioni. Il sito contiene collegamenti fittizi (attraverso accordi con amici stranieri) con altri paesi d'Europa per dare l'illusione che vi siano sedi estere già attive.
Il giorni dell'inaugurazione la stanza viene allestita come un ufficio, un tavolo, un pc, atti a ricevere le eventuali candidature e tutto il resto. Alle pareti della stanza vengono appese opere prestate da altri artisti. Tanti i curiosi durante l'inaugurazione, alcuni divertiti, altri allibiti, altri ancora inferociti. Il cortocircuito tra realtà e finzione avviene quando una nota emittente televisiva piomba nell'ufficio per intervistare non l'artista, ma il responsabile del Conar Sandro Marasco. Durante la stessa vengono ampiamente delucidate le motivazioni, le regole e i meccanismi di funzionamento dell’Agenzia di raccomandazione mentre il cameraman riprende le locandine con l’invito alla cittadinanza, lo spazio della sala, le opere appese alle pareti degli artisti raccomandati e tutto quanto necessario per montare un bel servizio che puntualmente è andato in onda sul Tg dell’emittente la mattina dopo, dalle ore 7,30 con le repliche del pomeriggio e della notte, nonché sul digitale terrestre della stessa emittente e su altre emittenti locali. L’effetto boomerang è immediato: già dalle ore 8,00 dello stesso giorno molte persone si recano di persona e altrettante contattano il CONAR attraverso la mail del sito, alla ricerca, veramente disperata, di un’ultima, quasi estrema possibilità , di trovare un posto di lavoro, un’effimera sicurezza, un precario conforto. Laureati, ex detenuti, disabili e anche politici, contattano l’artista-Responsabile CONAR molto seriamente con le aspettative più disparate. L’evento segue così il suo corso, libero di svolgersi secondo le dinamiche di uno sviluppo lontano da manipolazioni o traiettorie, ma completamente lasciate al caso.
Tutti i dettagli sul sito www.conar.eu