Biografia

Marilù S. Manzini nasce a Modena il 27 Marzo 1978. Ha iniziato a scrivere e a dipingere “seriamente” a 15 anni. Il suo primo romanzo “Bambola di Cera” è stato pubblicato nel Dicembre del 2001 per una piccola casa editrice di Piacenza. Il secondo dal titolo “Io non chiedo permesso” nel 2004 per Salani, il terzo “Il quaderno nero dell’amore” nel 2006 per Rizzoli e il quarto “Se siamo ancora vivi” nel 2008 sempre per Rizzoli. Ha curato per tre anni una rubrica fissa su Style il mensile del Corriere della Sera. Ha collaborato anche per i giornali A, Max e Riders. Ma nel giornaliso ha inizato i primi passi a Modena per il giornale di Modena Radio City “Vivo”. Ha anche lavorato per Modena Radio City in un programma radiofonico notturno. Per quanto riguarda la pittura ha partecipato ad alcune collettive e ha tenuto qualche personale, è un’autodidatta. Ha fatto varie mostre personali e collettive con la “Galleria del Barcon” e con la storica fondazione D’ars fondata da Oscar Signorini nel 1959. Si avvicina alla fotografia su suggerimento della sua cara amica storica e critica d’arte Alessandra Bertolè Viale. La fotografia della “giornata della memoria” è in esposizione permanente presso il Museo Ferramonti di Tarsia a Cosenza organizzata dall’università della Calabria poi curata dal Dott. Paolo Coen e Tonino Sicoli.. Oltre ad essere nata nel mondo della moda ha anche frequentato un corso da stilista e disegna e realizza abiti e accessori.