Biografia
Osservando le opere di Maria Lucia Albertini si individua immediatamente la capacità di mettere a nudo i propri sentimenti, le proprie emozioni, decodificandoli in colori e segni quasi arcaici,
La memoria delle gioie e dei dolori che torna, a volte a distanza di tempo, preme per essere espressa, salvata, trasformata in luce.
Nelle opere di Maria Lucia Albertini si riconosce il bisogno dell’artista di percorrere nuove strade non accontentandosi dei risultati raggiunti, indifferente alla fatica di fare arte. Le sue opere sono legate fra loro dalla sua anima, dalla ricerca della luce, dal gusto del colore (il giallo e l’oro della luce, il blu ed il rosso del maschile e femminile), ma evidenziano una ricerca di nuovi modelli espressivi in costante evoluzione, rendendo impossibili le ripetizioni.
Maria Lucia Albertini utilizza prevalentemente lastre di metallo al posto della tela creando un effetto di riverbero della luce e di riflesso di ciò che sta davanti all’opera. Chi guarda ottiene un risultato diverso, quasi di un’opera in divenire, in funzione della posizione che occupa. Dall’altra parte si nota una scarnificazione nell’uso del colore rispetto alle opere degli ultimi anni.
Un’altra ricerca quindi caratterizzata da una particolare vibrazione ed inquietudine che prende l’artista e noi che guardiamo, un Duende, una spinta che viene dalla terra, un sospiro, un’alternativa al virtuosismo puro che indica una strada di consapevolezza e maturità.