Biografia

Scatti che descrivono un teatro di strada, apparecchiato con cura, costruito con lentezza. Quando l''immediatezza del quotidiano sposa la malia dell'artificio scenico
(..)Bagnati da una luce concreta eppure misteriosa, questi ambigui personaggi dominano paesaggi naturali o urbani, luoghi qualunque tramutati in incantati set. Sono figure sospese tra realtà e finzione cinematografica, documentazione e messa in scena, reportage e camuffamento, fabula e cronaca.
(…)Di Giugno è un ritrattista. Lo è sempre e comunque: con la gente incontrata per strada, con gli amici invitati a posare, con gli oggetti rubati qua e là. Sia per i soggetti più realistici, che per quelli più teatrali - come gli individui muniti di ali posticce, straniati dentro stanze spoglie o in splendidi paesaggi -, (…)Staticità, ambiguità e una certa innaturalità delle posture contribuiscono a creare un prepotente senso di sospensione.
Ma anche un albero può diventare un corpo da plasmare nella luce, ennesimo personaggio per un'insolita galleria di ritratti. Si tratta di fusti solitari, eleganti titani colti al tramonto o nel buio, illuminati da un flash morbido ma deciso.
E dalla nudità di un albero, al gusto per un (disvelato) camoufflage. Carnevale di provincia (2003), Giochi di ruolo (2004/2006) o Dono di luce (2005) sono occasioni per un'indagine sociale ibridata con la leggerezza e l'ironia proprie della fiction. Sfilano, da uno scatto all'altro, centurioni, arcieri, cavalieri medievali, maghi, vampiri, damigelle, e poi i classici figuranti delle processioni religiose, agghindati con costumi sacri e abbandonati a sguardi estatici.
(…)Ma sarà il dettaglio buffo a tradire l'inganno, ridestando la verità di un presente in maschera: un paio di jeans che sbucano da una tunica, due sneaker sotto al mantello, un vicino di parata in abiti casual.
Piccoli spostamenti strategici trasformano il reportage in poesia, la registrazione del dato in costruzione scenica, sfidando la logica del vero col gusto per la dissimulazione.

Helga Marsala, “Alessandro Di Giugno: Storie di ordinaria fiction” Mood Magazine, Giugno 2008