Biografia

Naturalmente da forma artificiale

La carta catramata rappresenta la naturale evoluzione del mio lavoro sia dal punto di vista poetico che strutturale, in particolare, essendo io legato alle tecniche di stampa tradizionali, la somiglianza di texture tra guaina bituminosa e monotipo diretto mi ha permesso di sperimentare sulla materia arricchendo il lavoro con combustioni e interventi pittorici eseguiti con gli stessi inchiostri calcografici.
Naturale, a questo punto, il riferimento all'Arte Povera di Burri, a Clavè, all'Art Brut di Dubuffet e Fautrier per quanto riguarda la mia propensione a fare della materia il presupposto significante del lavoro: non sono interessato al puro compiacimento estetico dell'opera e non cerco la così detta “forma bella”: voglio, invece, che il mio lavoro sia di espressione di un pensiero;
Per quanto il compito di significazione sia affidato alla materia non nego che nel mio lavoro sia presente anche una forte componente simbolica: il dato naturale, spesso avente forma di un seme o di un uovo è il risultato dell'assenza della materia: il vuoto (= naturale) è inglobato dalla forma piena della carta catramata (=artificiale) e il carattere della materia bituminosa (che normalmente viene utilizzata per l’isolamento dei tetti) avvalora il significato intrinseco di impermeabilità e necessità di ridurre le infiltrazioni che simbolicamente sono le azioni dell'uomo sulla natura.




"Francesco Geronazzo è incisore, pittore e scultore e forse proprio per tenere un filo di collegamento alle tecniche che ama ha scelto di far ruotare questa sua ricerca intorno ad un soggetto tanto forte quanto minimo, la forma del seme. Il seme che completa un contorno archetipico del mondo: sasso, uovo, testa. Seme significa anche tempo, stagione, maturazione lenta per mantenere una promessa di vita che anche quest’arte propone. Una promessa di cui – ne sono certo – vedremo a breve i frutti maturi".


Fabio Torre
(artista e scrittore)