Biografia

Non è facile neanche per me parlare della mia arte e della mia ricerca stilistica. Il bisogno fisico e mentale di stendere un ponte con un passato che è lì a portata di mano,nelle mie ceramiche,nei miei disegni e nelle mie grafiche veneziane del 1983, mi hanno portata con rinnovata vitalità sulla strada maestra e se da principio era il fare ora è la tecnica.
Di queste operazioni manuali la pittura di oggi reca le tracce nel gesto parsimonioso del segno, nelle impronte evidenti della materia-colore plasmata sui volti delle figure.Sono un artista artigiano per formazione e mentalità, abituata a produrre un oggetto d’interesse e poiché il quadro è ora per me l’oggetto ideale anche la tecnica che lo produce diventa la tecnica ideale.
Per me la pittura è un modo insostituibile d’indagine delle strutture profonde dell’essere, una ricerca ontologica, una sorta di filosofia. Dalla prima sensazione visiva si forma il pensiero che scende e risale dalle viscere.Ciò che immediatamente si coglie in queste mie ultime opere è il tono d’insieme, determinato da un contesto di accordi o dissonanze, note calde e fredde. Poi ci si avvede che la trama lascia trasparire profondità, strati e veli più interni, nel discorso sottile, quasi sacrale,per l’uso del bianco che si pone in un terreno di mezzo tra il fisico e lo spirituale.
Questa è ora la mia ricerca.
Marina Legovini