Biografia
Alla professione di architetto affianca l’attività di insegnante, prima di materie artistiche e poi di disegno tecnico e tecnologia e di editorialista con la pubblicazione di un libro su "L'arredo del centro storico di Trento" e del "Manuale del porfido". Continua a coltivare l’interesse per il mondo artistico partecipando a numerosi concorsi per sculture o installazioni da collocare negli edifici pubblici. Interessato più alla ricerca di metodologie della creazione-progettazione artistica mediante la definizione di sistemi complessi, aperti e ripetibili, più che alla creazione dell'opera unica, approfondisce il problema della riproducibilità tecnica reso possibile dalle nuove tecnologie.
Da anni produce delle opere grafiche che affrontano il mondo della geometria e della composizione di volumi in cui è leggibile un chiaro riferimento alle avanguardie storiche dell’architettura e dell'arte quali il Neoplasticismo. Recentemente sviluppa un ciclo di opere di impegno civile che utilizzano un (apparentemente) libero assemblaggio di immagini grafiche, pittoriche e fotografiche rielaborate - attraverso le quali intende ricostruire un nuovo mondo di relazioni e significati che nascono grazie alle associazioni d’idee e alle memorie sedimentate.
Parallelamente, sviluppa una serie di composizioni astratte policrome con forme plastiche e organiche libere e svincolate da riferimenti storici, definite "Forme morbide" e "Forme liquide".