Biografia

La ricerca pittorica di Mina Ranucci approda a risultati di forte impatto estetico.Macchie di colore si muovono sulla tela come pensieri in divenire,sensazioni sussurrate e mutevoli che non possono essere cristallizzate se non in queste forme fluttuanti,in queste sottili trasparenze che si intrecciano e rincorrono armoniose,talvolta attraversate da segni sottili e nervosi,come un'esplosione emotiva che con la sua violenza irrompe sulla superficie pittorica.La figura umana appare talvolta come un'ombra malinconica che sosta pensierosa in un altrove indeterminato.Ranucci ha elaborato una tecnica complessa e fortemente seduttiva per le sue implicazioni tattili,indagando in profondità sia l'interazione tra i cromatismi che l'utilizzo di sostanze miste,e lasciando trasparire l'energia e la fisicità che hanno portato al lavoro finito.La superficie è lavorata su più livelli,scavata e incisa,movimentata da segni manifesti e cancellati,da colore che gocciola,si espande,si dissolve a lasciare spazio a un altro cromatismo,o che ancora viene quasi dilavato,lasciando una traccia labile di memoria visiva.La gestualità di Mina Ranucci diventa così uno strumento potente per descrivere le inquietitudini e le meditazioni di un animo inquieto.L'osservatore non può che rimanere coinvolto da queste opere complesse e meditate,che riflettono un'istintualità fervida,anche se controllata dalla ragione creativa.Ci si sofferma a indagare ogni piccola vibrazione della composizione,ogni mutamento,ogni allusione nascosta,riconoscendo forme leggibili,non tanto perchè aderenti alla concretezza del reale,ma perchè in sintonia con un alfabeto spiritualee che è patrimonio della memoria collettiva,e che non potrebbe essere espresso altrimenti,portando con sè tutto il suo inquieto mistero. Paolo Levi