Biografia
A: cosa fai?
B: Giaccio come sempre presso il mio swimmingpool.
Affermare il proprio corpo in modo giusto viene garantito dalla propria attività cerebrale. In che modo si percepiscono gli eventi intorno a noi e/o dentro di noi?
Con quali risultati la nostra struttura li elabora? E, infine, con quali scelte essa sceglie le parole giuste al fine di garantirsi le giuste domande?
il mio lavoro cerca di individuare due luoghi nell’ambito dei quali il corpo afferma la propria presenza, vale a dire, da una parte, un luogo mentale gestito dalle parole e dalle idee, e, dall’altra, un luogo misurabile da un punto di vista strettamente spaziale. E’ un incontro tra pensiero e linguaggio, dove il linguaggio ha la capacità di trasformare il pensiero in azione, facendo sì che l’esercizio corporeo trovi così la sua forma, mentre il pensiero, attraverso il linguaggio, si tramuta in atteggiamento comportamentale.
Perché tale processo possa prendere forma è indispensabile avere un piano della propria vita che, nel mio caso si concretizza nella ricerca di una forma di rituale capace di annullare i confini tra arte e vita. L’esercizio corporeo nasce proprio da questa esigenza. Esso si svolge e si articola nella raccolta dei segni che ci possono ricondurre presso di noi. L'esercizio corporeo rappresenta la possibilità di cambiare idea, di dare una definizione che, di per sé, rappresenta già una conquista. Ecco: si guarda per conquistare un posto felice, padronanza e governabilità.