Biografia

Nella descrizione minuziosa di particolari dei “ Cantieri Navali “, la barca, simbolicamente, è la persona da sanare, da restaurare per essere immersa nuovamente nelle acque delle esperienze della vita. La fotografia, mezzo di prelievo, diventa dopo un’attenta rielaborazione interiore, immagine di oggetti che perdendo la loro funzione originaria diventano segni e simboli di interiorità figurale.
In un’analisi retrospettiva delle mie opere, colori e tele, inconsapevolmente hanno dato voce alle esperienze personali, maturate nel corso della vita, che tuttavia accolgono l’esperienza della collettività contemporanea.
I colori usati, negli elaborati, sono mantenuti sotto tono, visti non visti, e le sabbie utilizzate creano vibrazioni e movimenti.
Gli “oggetti “ raffigurati talvolta non danno un’idea precisa e lasciano lo spettatore all’immaginazione, permettendo a chi guarda, di entrare dentro il quadro e poter vedere, quel che vuol vedere. Una pittura di sensazione che, nonostante l’elemento figurativo, scucita un senso di straniamento e nello stesso tempo un piacere alla visione o a qualcosa altro, tale da poterla definire come pittura d’immagine ma nello stesso tempo astratta.