Biografia
Sono un po’ fissato con gli scarti. Girando per la strada mi capita spesso di buttare l’occhio vicino ai cassonetti. E magari succede che vedo qualcosa che mi attira: un’anta di armadio, fil di ferro…
A volte mi regalano cose che non servono più: ritagli di stoffa, carta stagnola, pezzi meccanici, rottami di bigiotteria.
Questi pezzi poi li assemblo. A volte le varie parti, perdono la loro funzione d’origine, magari per trovarne un’altra. Una pezzettino di motore di trattore potrebbe diventare pendente di un monile; una parte spaccata della mascherina di un condizionatore si risolve come Sole di paesaggi marittimi.
Anche nell’attività quotidiana mi occupo di “scarti”. Lavoro infatti con ragazzi disabili.
A volte lavoro con loro così, nello stesso modo. Attraverso i loro discorsi, il loro stare al mondo, percepisco (quando posso) la realtà come me la offrono: una visuale diversa. Può portare suggerimenti, fare arrivare contributi diversi alla lettura della realtà stessa.