Biografia

Francesca Modotti è nome d'arte, in parte.
Francesca Modotti è il collettivo unico in cui convergono le mie radici, quelle friulane, e le mie antenne ispiratrici, Francesca Woodman e Tina Modotti.
Francesca è la visionaria.
Tina è la passionaria.
Francesca Modotti è la sommaria.
Che guarda e scompone, scrive e impasta, raccoglie e ricompone.
Francesca sono io.

"La Pas Belle Epoque.
L'artista propone un viaggio trasversale, obliquo, nell'autoritratto della nostra (brutta) epoca, nella quale l'ideologia è congelata, la religione è una madonnina-mademoiselle appesa ai fili del bucato, e il corpo è una gabbia per uccellini.

Dove il matrimonio è un insensato rito solipsistico, le relazioni sono parcheggi ad ore, ed il tempo viene impiegato in una estenuante caccia col retino per farfalle alla ricerca della grazia e dell'identità perduta.Della bellezza che apparentemente svanisce nella morsa del tempo. Una signora matura mistifica i propri tratti con un velo di tulle, in antitetica posizione rispetto alla consuetudine mediorientale del burka e del velo, adombratori della bellezza che non deve essere svelata, dominio del compagno nell'intimità della casa. Metafora di un Occidente che invece soffre il naturale deterioramento del sè, quasi si trattasse di una dolorosa e traumatica perdita di identità non solo esteriore. La surreale caccia alla grazia è metafora di questo sconsolato percorso di smarrimento che da estetico diviene socioesistenziale.
Tutti i temi vengono interpretati per la maggior parte dalla stessa artista attraverso la propria immagine, in un vertiginoso assemblage di opere eterogenee di recentissima produzione, tra installazioni, polaroid e pittura." Giovanni Monti, curatore.

Francesca+Modotti sono io. Nasco a Bologna, ho origini friulane. Sono un'autodidatta, i miei studi sono stati convogliati sulla STORIA e l'ANTROPOLOGIA. Dopo la laurea in Lettere, ho conseguito il MASTER in SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE e la specializzazione in CRITICA CINEMATOGRAFICA. L'esigenza di creare è nata fin da piccola e mi ha sempre accompagnato. Sono fuori dai circuiti "convezionali" dell'arte. Aderisco a progetti e a collettivi che sposano il concetto di arte accessibile. Ho vissuto tra Roma e Berlino, ora vivo in-stabile a Bologna. Tutti i miei lavori sviluppano un nucleo di massa critica verso i paradossi della società contemporanea. Uso molti linguaggi espressivi, il video, la fotografia, l'installazione così come la scrittura e l'arte figurativa. Sono all'incessante ricerca di una autorappresentazione esistenziale, lavoro spesso in selfportrait mode e sono ossessionata dalla storia del cinema. Molti miei lavori hanno una forte matrice cinematografica (come il progetto cinepolaroid).
Ho acceso una collaborazione proficua con realtà musicali della scena alternativa italiana: duo MURDER, il progetto CADORI di GIACOMO GIUNCHEDI, il gruppo ZPLEEN.
Tre miei video sono stati negli selezionati dal critico Giovanni Viceconte ed introdotti nella rassegna internazionale 2video di UNDO-ARTHUB.
Selezionata al MUV festival con il video "Bodies Dissolution Reloaded".
Finalista della terza edizione di REW[f], il festival internazionale RomaeuropaWebFactory.
Segnalata al Premio Celeste 2010 con il video "Bodies Dissolution".

Faccio parte di PAI-POLAROID ART ITALY, il primo network italiano di instant art.