Biografia

Sono a mio agio nel decadente e sono attratto dal vecchio, dal fatiscente, da ciò che cambia, che
passa attraverso la morte e che, inevitabilmente, rinasce.
Le opere vengono realizzate su materiali di recupero, vecchie porte o ante d’armadio dismesse, scarti
di ferro o carta.
I supporti utilizzati vengono inizialmente portati verso una situazione di totale disequilibrio per poi
riprendere vita, in un alternarsi di tecniche in cui il riuso della materia diventa decisivo.
Costruisco, rompo, scavo, taglio, incido e ricostruisco, sfruttando le proprietà originarie, cromatiche e
strutturali, degli oggetti destinati a nuovo uso.
Periferie decadenti, agglomerati industriali fatiscenti, figure umane solitarie o abbandonate, vecchi treni
arrugginiti diventano così i protagonisti del mio lavoro.