Biografia

La pittura ed i colori hanno sempre fatto parte della sua vita, sin dai suoi primi ricordi. All’età di otto anni frequenta un atelier di pittura. Esperienza che suscita da subito un amore incondizionato per quest’arte, che si tradurrà nelle prime opere pittoriche. Dopo aver esperito il figurativo (per lo più nudi femminili) passa ad una pittura geometrica, lineare, grafica, infine giunge ad una pittura “astratta e concreta” . Può sembrare un paradosso, ma si tratta di un’arte contraddistinta da piani e colori, scevra da simbolismi che allude alla ricerca di verità, lasciandosi guidare da intensi colori materici, che concretizzano l’astrattezza dell’idea. La matericità entra con decisione nelle sue opere: corde, metalli, legni e gesso su tele. Dipinge esclusivamente all’esterno, a contatto con la natura. Sin dalle prime realizzazioni un intenso fil rouge caratterizza il suo operato. Ogni tela è un proseguio di quella precedente, una ricerca ulteriore, un passo in avanti che attinge dal passato, pur non ripetendosi. È unica, è l’oltre. Rachele Mari-Zanoli vive la pittura non soltanto come ricerca interiore e mera rappresentazione. Ma soprattutto come intersoggettività. La sua peculiarità stilistica si nutre delle esperienze maturate nei paesi in cui ha vissuto ed è altresì arricchita dagli studi che sta attualmente completando nell’ambito filosofico e da collaborazioni quali quella con il CERN di Ginevra ed i workshop con i bambini. Dipingere è per Rachele Mari-Zanoli una grande gioia ed esperienza di vita, connotata da colori e materiali. Il sentimento come essenza della sua pittura.