Biografia

Le protagoniste dei miei quadri sono sempre armate. Possono essere al volante, nude e ferite, tenere l’avversario a un braccio di distanza, evocare storie di fantasmi. Le immagini di partenza sono tratte da frames di film, di cui esiste una collezione reperibile on line in siti specializzati. Il feticismo legato all'icona della donna armata gode di molti ammiratori, e su questo fenomeno in particolare che si è concentrata la mia curiosità.



Il trattamento pittorico è ispirato ai video a bassa risoluzione. Attraverso tecniche tradizionali (olio, acrilico e tempera) imito gli errori di visualizzazione, decostruendo e ricomponendo sulla tela nuove immagini. Eliminando gli elementi estetizzanti, altero la bellezza delle attrici, trasformandole in soggetti anonimi, privi di elementi rassicuranti e del fascino cinematografico. Concentro così il mio lavoro sul cromatismo, sulla trasparenza e liquidità del tessuto pittorico. Il principale piacere sta nel decomporre immagini inneggianti alla violenza, per smascherarla e renderla innocua con una serie di passaggi di colore delicati e trasparenti.

Il risultato che cerco di raggiungere è quello di un solvente ‘elettronico’ applicato alla pellicola cinematografica.