Biografia
Nata in Germania, Claudia Löffelholz è curatore indipendente e giornalista. Dopo la laurea in Filologia Romanza e Germanistica, lavora come manager culturale per il Kulturbüro LaRete di Weimar, organizzando progetti espositivi europei (überMENSCHEN, EUROPA VIDEO ARTE, RADAR, Coniugazioni).
I suoi interessi si focalizzano principalmente sulla time based art, sulle pratiche sociali e collaborative e su progetti site e audience specific. Nel 2004, insieme a Julia Draganovic, fonda il collettivo curatoriale LaRete Art Projects. Lavora come co-curatore del Premio Internazionale di Arte Partecipativa promosso dall'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna.
Ha curato mostre personali e collettive, progetti e performances in Italia and all'estero, tra cui: le personali di Tea Mäkipää e Michele Zaza; insieme a Julia Draganović il ciclo di performances VIRES. Exercises on Power–Exercises of Choice di Maria José Arjona, le mostre tematiche Me, You, We and the Others e The Eye of the Collector. Attualmente sta lavorando al progetto espositvo dediato al collettivo sloveno IRWIN (Galleria Civica di Modena, 2014; Kunsthalle Osnabruck, Germania e Łaźnia Centre for Contemporary Art, Polonia, 2015).
È membro dell'IKT (International Association of Curators of Contemporary Art) e ha pubblicato numerosi saggi e articoli. Löffelholz insegna Storia della Video Arte al Master di Alta Formazione sull'Immagine Contemporanea della Fondazione Fotografia Modena.