Biografia

Nata in Colombia nel 1971, Dindina Burgos è un architetto paesaggistico che lascia ben presto la sua professione per dedicarsi interamente alla grande passione: la pittura.
Pur avendo frequentato dei corsi di grafica e acquerello a me piace considerare Dindina Burgos come un’autodidatta, che ha utilizzato per la prima volta una tela e dei colori a olio per istinto, spinta da una forza primordiale e animalesca a cui non si può sfuggire.
Lo stesso impulso e la stessa vitalità che traspare poi in ogni sua opera, sia quando rappresenta una natura morta, sia quando raffigura le donne della sua terra d’origine, la Colombia, dedite al lavoro.
Una vitalità data tutta dall’uso sapiente dei colori, che pur non essendo propriamente realistici, ma piuttosto espressivi, riescono a darci una chiara e fedele visione di ciò che rappresentano. E osservare le sue donne burrose dalla pelle scura, vestite di abiti variopinti e vivaci, ci riporta magicamente alle atmosfere calde e soleggiate di un romanzo di Marquez. E da questi passaggi, da queste evocazioni comprendiamo che oltre al talento nel calibrare i colori, le linee e gli spazi, c’è un forte attaccamento alla tradizione da cui proviene. Una tradizione che non è rinnegata, ma è fatta propria per essere rielaborata e piegata alle proprie necessità espressive.