Biografia
Vito Bongiorno nasce ad Alcamo (TP) nel 1963. Si trasferisce giovanissimo a Roma, dove si diploma presso il Liceo Artistico statale quale allievo di Mino Delle Site. Al fine di ampliare le sue esperienze si reca all’estero, dapprima a Monaco di Baviera, poi a New York, dove prende contatto con gli ambienti artistici più avanzati e incomincia a esporre le sue opere. E’ rimasta celebre l’antropometria che realizzò nel 2008 a Fregene e del dipinto lungo circa mezzo chilometro realizzato a Tarquinia nel 2002, unico nel panorama dell’arte contemporanea. Negli ultimi anni l’artista dichiara lo stato di fragilità in cui versa il nostro paese. Da qui l’uso del carbone che simboleggia l’inquinamento ecologico e sociale che caratterizza la nostra epoca. Indicativa, per questo passaggio, è stata una delle sue ultime opere: “Terra mater” realizzata nel 2012 al Museo Macro di Roma. Sempre nello stesso anno espone ad Ancona al Museo della Mole Vanvitelliana realizzando anche una performance dedicata all’artista Gino De Dominicis. Nel 2013 partecipa al Premio Adrenalina ricevendo il premio voto online categoria Gold e il premio del pubblico. Partecipa, per il ciclo di mostre Ginnosofisti alla bi-personale “Monopolo”. Ancora, nel 2013, presso Villa Guglielmi, nel comune di Fiumicino, espone per la mostra Manualmente. Presenta poi, presso l’Accademia di Romania per la mostra Osmosi una sua opera e di seguito presso la galleria Visiva per la mostra Censured. Nel 2014 sono presenti tre sue opere presso il Museo M.A.A.M. di Roma; a Maggio 2014 ha esposto presso i musei Capitolini nella Centrale Montemartini con “Superfetazioni”; nello stesso mese partecipa alla biennale di Viterbo e alla triennale di Roma. Vincitore di due premi per il “Premio Adrenalina” presso il MACRO della scorsa edizione 2013, parteciperà al successivo premio nella categoria Gold come Invitato. Nel 2009 Il presidente del Museo delle Trame Mediterranee “Fondazione Orestiadi” di Gibellina Ludovico Corrao, ha acquisito all’interno del Museo l’opera “Oltremare a Gibellina”. Nel 2011 presso il Museo della centrale Montemartini in occasione della mostra “Emergenza Origami” dona un’opera per il Giappone, nel 2012 dona al Sudan l’opera “Hope” per l’iniziativa “Italians for Darfur”. Partecipa attivamente a Roma all’Electronic Art Café curato da Achille Bonito Oliva e Umberto Scrocca. Il suo contributo oltre a consolidare le relazioni e i rapporti con le varie realtà artistiche sul territorio nazionale, sta testimoniando il valore e la necessità di promuovere e sostenere la cultura in un momento come questo, pervaso da un senso di crisi e d’incertezze sulla scena politica internazionale. Attualmente vive e lavora tra Maccarese e Roma.