Biografia

Il lavoro di Riccardo Zuliani racchiude molteplici input narrativi nei quali la quotidianità è materialmente presente. Scompone i giornali in minuscoli frammenti che creano audaci scorci urbani risolti in ampie vedute. Riformula la realtà facendole acquisire un nuovo senso. Costruisce metropoli di fantasia, dove la massa orizzontale che suggerisce case, palazzi, fabbriche, è intersecata da improvvisi elementi verticali a formare torri. L'intento è di metabolizzare e riassumere pensieri e riflessioni sulla contemporaneità. La città diventa così l'emblema del mutamento attuato dall'uomo sull'ambiente: lo spazio della tela è saturo così come quello delle grandi metropoli in cui viviamo e l'uso di prospettive gioca un ruolo fondamentale per sfuggire alla bidimensionalità e volgere lo sguardo verso i più svariati punti di fuga.
Mediante l’uso della tecnica del collage, ricrea paesaggi privi della figura umana ma che all’uomo – spettatore fanno appello per completarne il senso: nel momento in cui osserviamo una sua opera la rappresentazione richiama alla mente ciò che è presente nella nostra memoria innescando un meccanismo percettivo che è parte integrante dell’opera.