Biografia
Nel 1984 entra nel mondo fotografico acquistando la prima reflex. La nuova esperienza si abbina alla precedente passione: il trekking in montagna ed i primi anni sono dedicati alla ricerca paesaggistica a colori. Nel 1990 è il momento di varcare la soglia della stampa in bianco e nero. Accanto alla reflex si affianca un ingranditore, una biottica 6x6 e una Mamiya 6x9. Il contatto con il mondo del bianco e nero è così stabilito. Successivi incontri, con cultori delle vecchie tecniche di stampa, aprono un nuovo mondo di ricerca chimica e fotografica. Nascono ricerche sugli alberi, sulle persone che si incontrano e scordano in pochi attimi. Una mostra del 1993 sancisce il passaggio dal colore al bianco e nero. L’anello di congiunzione è l’albero: elegante a colori nel suo ambiente naturale e confrontato col suo simile “cittadino”, sofferente in grigio. Il bianco e nero permette una migrazione: dal paesaggio al ritratto. Le statue si tramutano in persone ed i corpi si trasformano perdendo la propria vitalità a favore di una staticità irreale. Nel 1998 c’è l’incontro con la Polaroid. Le possibilità artistiche sono praticamente infinite: e tutto si combina in ricerche.www.villadeimiti.it