Biografia
Napoletana, architetto, nella ricerca di una dimensione "altra", poeta e artigiano, progettista dentro le cose, ha sperimentato interventi su varî materiali.
La sua ricerca è orientata a sperimentare sui vari linguaggi dell’arte dall’architettura alla video art attraverso la pittura, la scultura, l’installazione, la digital art e la performance, sovrapponendo sempre, con tagli e inquadrature molteplici, il lavoro di anni sulla materia ceramica da intendersi come dilatazione della sensorialità e ampliamento della memoria.
“Metafore, scarti, differenze. I materiali sono metafore, cioè rimandano ad altro”.
Recita sul suo lavoro:
Scavo nel presente per avvicinarmi a concetti come fine, assenza, vuoto, realtà che producono tensioni e paure.
Cerco, anche quando non è chiaro dove la mia ricerca mi sta portando, di individuare le zone buie per provare a comprendere la natura delle cose.
Sovrappongo strati di realtà, immagini collezionate negli anni come pensieri, riflessioni, appunti di viaggio, diari visivi, still da video a materie di pelle o frammenti di oggetti realizzati con le mie mani e nella stratificazione delle immagini e nella trasparenza, quando l’occhio indaga al di là del visibile, le forme diventano occhi e affiorano, come relitti fossili, visioni corpi colori pensieri, mondi che si intrecciano e si intersecano.
La mia esperienza manuale potenzia la sensorialità, la sensibilità, la percezione del mio corpo, la sperimentazione digitale mi fa scoprire altri universi possibili.
In questo viaggio amplio la mia conoscenza al di là del quotidiano, oltre i sensi, oltre il corpo, oltre lo spazio, in una continuità e completamento della mia esperienza manuale. Coinvolgo il mio corpo in una molteplicità e un’avventura che mi permette di inventare nuove immagini che però conservano la memoria delle proprie origini.
La voce profonda del caos mi guida. Fra le macerie ripenso al mondo. Non smetto di cercare luce e ordine.