Biografia

"... il disegno e la pittura sono stati il mio primo amore finchè la fotografia è entrata prepotentemente nella mia ricerca.
A volte il compromesso, come fra il bianco e il nero sta nelle infinite tonalità di grigio, è nell’utilizzare il mezzo fotografico come costante ausilio al piacere fisico della pennellata, al diluente che si mescola ai colori, alla mano che ubbidisce (o almeno dovrebbe farlo) al proprio pensiero.
Il punto di partenza è sempre la figura umana... Il corpo come veicolo d’espressione non verbale, ma senso di equilibrio fisico e mentale, che percepisce i movimenti che lo compongono, per acquisire coscienza degli stati d’animo, per visualizzare le reazioni alle emozioni ed ai pensieri.
Il movimento come mezzo espressivo capace di far riaffiorare le sensazioni, i pensieri, le vibrazioni … e che diventa luogo di confronto con l’altro.
La leggerezza del velo e le numerose sfumature creano quasi delle scariche elettriche a mostrare la vita che scorre all’interno delle membra del corpo.
L’atto stesso del velare e svelare il corpo allude ad una forma di evocazione: il corpo velato è un corpo che sogna.
Un solo indumento che cela un accumularsi di riflessioni storiche, politiche, religiose, antropologiche, soprattutto oggi nel nostro contemporaneo.
Un semplice impalpabile velo fa da spartiacque fra culture e modi di vivere, come il velario di un sipario divide il pubblico dallo spettacolo, questo tessuto di leggere trasparenze, racchiude anche il cuore dell’eros.
Proseguendo la ricerca, invece, ho cominciato ad interessarmi alle dinamiche, al movimento, … l’intento è quello di distorcere la logica dell’immagine per farne assumere nuova forma e creare nuove atmosfere … dialogando con il corpo e il velo, ho cercato di far nascere un’unica forma dove questi due elementi, interagendo tra loro, venissero letti come un’unica nuova entità, un nuovo corpo vitale nello spazio.
Un susseguirsi di movimenti dove il corpo e il velo si intrecciano, si contaminano, una fusione di carne e tessuto in cui la leggerezza del velo e la tensione dello slancio vitale diventano un tutt’uno … la fibra del corpo si lega alla trama del velo.”