Biografia

Partendo da una formazione classica figurativa basata sul disegno dal vero, giunge allo studio e all’uso del colore; si sposta poi verso l’astrattismo, dipingendo paesaggi interiori rarefatti e sperimentando le diverse potenzialità espressive dei materiali che aggiunge alla tecnica dell’olio su tela (sabbia, corde, segatura, reti metalliche, ecc.) che rendono la superficie pittorica disomogenea e creano quindi effetti cromatici vibranti e variegati.
Dal 2004 riprende anche la pittura figurativa in bianco e nero, studiando in particolare la prospettiva data dalla visione di se stessi, del proprio corpo e dei propri oggetti: in questo modo cerca di far entrare lo spettatore in contatto con lo sguardo dell’autore, quasi come se chi guarda si impersonasse in chi dipinge. A volte i polsi e le caviglie sono legati (con corde cucite nella tela) per comunicare il senso di oppressione e di stretto condizionamento dato dalla società contemporanea, ma sempre all’interno della ricerca del bello, dalla quale ormai a suo avviso, non si può più prescindere, dopo anni di supremazia dell’estetica del dis-gusto.
E’ alla continua ricerca di stimoli per realizzare un proprio futuro artistico, con la passione nata dalla necessità profonda di comunicare e interiorizzare ciò che vive, come manifestazione di una crescita interiore.