Biografia
Stefania De Ninno e le sue linee, i suoi volumi, le sue immersioni di colore.
Di un pittore siamo soliti credere che egli riporti in tratti leggibili un universo di immagini, quelle del mondo e quelle del sogno; che i suoi segni contornino forme preesistenti nella realtà e nella mente. Uno speciale leopardiano fingersi nel pensiero.
Stefania, invece, ci sorprende, perché la sua pittura nasce dalla linea, in virtù della linea, che scaturisce dal punto, si anima, si muove, vive e respira sul foglio e sulla tela, genera forme, prima di ogni intenzione e progetto. Un incontro proustiano della memoria, forse. O un montaliano dischiudersi della solarità. Oppure la riemersione di un inconscio rasserenato e risolto.
La musica in questo segreto processo è complice grande. Ogni ondulazione, curva o spirale, ogni balzo e ogni sgretolamento del segno obbediscono alla spinta dell'emozione di qualche canto e melodia, di qualche turbinosa sequenza sonora che si trasformano nelle pastosità cromatiche che caratterizzano le opere di questa originale artista.